Contributo della tcc nella comprensione del dolore cronico, nella riduzione dell’intensità del dolore e nella ripresa dell’attività fisica.
Fino a poco tempo fa si dava per scontato che a un dolore cronico corrispondesse un danno nel corpo, per esempio molte ricerche hanno messo in dubbio tale correlazione tra struttura della colonna vertebrale e dorsopatie.
Tali risultati fanno intendere che fattori psicologici siano molto più importanti di anormalità strutturali nel mantenimento del mal di schiena
Possiamo cominciare a pensare al dolore cronico alla schiena come a un circolo vizioso non molto diverso dall’esordio e mantenimento di un disturbo d’ansia, così riassunto:
La diretta conseguenza della tensione muscolare è l’amplificazione della sensazione di dolore.
Nel ciclo del dolore cronico alla schiena un altro ruolo importante è giocato dalla “credenza erronea” di poter avere un controllo sulla propria condizione che si concretizza nell’individuare una posizione che allevia la sensazione dolorosa, come pure movimenti che invece la peggiorano.
Anche la suddetta credenza è responsabile dell’intensificazione del dolore poiché, ogni volta che si è costretti o si prova a mettere in atto i ”presunti” movimenti problematici, aumenta l’ansia e quindi la tensione muscolare, che genera veramente più dolore, rafforzando quindi l’idea che quel tipo di attività sia veramente dannosa: siamo in presenza della kinesiofobia (paura del movimento).
Come capita nei disturbi d’ansia, un gran numero di disturbi medici è mantenuto proprio dai nostri tentativi di stare meglio.
Ciò a cui resisti, persiste.
Le similitudini tra il ciclo del dolore cronico alla schiena e i disturbi d’ansia sono chiare: in tutti troviamo
Pertanto le persone affette da dolore cronico possono ottenere molti giovamenti da una Terapia Cognitivo-Comportamentale.
Prima di cominciare il trattamento ogni paziente sarà sottoposto a esami medici accurati per escludere problematiche mediche che, sebbene rare, costituiscono pur sempre una causa del dolore cronico.
La terapia focalizzerà l’intervento su
Alla base e nel mantenimento di molti altri disturbi muscolari (es. mal di testa cronico, tendiniti, fasciti plantari), ma anche gastrointestinali (es. gastriti, colon irritabile) e dermatologici (es. eczema), sebbene possano esserci processi patologici fisici, ci sono gli stessi fattori che intervengono nel mal di schiena cronico: tensione muscolare, ansia per i sintomi, attenzione esagerata agli stessi, abbandono della routine avuta fino all’esordio del problema.
Lo schema è simile a quello che abbiamo già visto sopra.
Qualora i trattamenti farmacologici prescritti dal medico ed i cambiamenti nello stile di vita non sortissero alcun effetto, allora molto probabilmente il paziente potrà avere grande sollievo da una terapia psicologica in cui, in modo molto simile alle terapie nelle dorsopatie, si ricevano informazioni chiare sul ciclo ansia-sintomi, si venga sostenuti nella sospensione di tutti i fattori di mantenimento, si lavori sulle emozioni relative ai fattori di stress.
*Per approfondimenti si rimanda all’articolo Dolore cronico e connessione mente-corpo
Dott.ssa Alessia Sarracini
Psicologa Psicoterapeuta - Frosinone (FR)
Dott.ssa Alessia Sarracini Psicologa Psicoterapeuta
Frosinone (FR)
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Laurea in Psicologia (indirizzo Psicologia clinica e di comunità)
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